Aggressività nel poker (Il gioco sta cambiando)

Benvenuti nel mio blog personale per CoinPoker! Dopo aver giocato ed essermi piazzato In-The-Money nel più recente torneo NLH Monthly Freebuy, ho voluto preparare una serie speciale sull’aggressività nel poker. Per questo motivo, ci prendiamo una pausa momentanea dai blog sulle migliori aperture nel Poker Cinese Open Face per tornare alle radici del gioco del No Limit Hold’em. Mischia e distribuisci!

L’aggressività è una buona cosa, ma c’è un “ma”..

Come abbiamo visto negli ultimi cinque post del blog, è convinzione comune che nel mondo del poker Hold’em si debba essere molto aggressivi per vincere.

Tuttavia, per sapere quanto si deve essere aggressivi, è necessario prendere in considerazione alcuni fattori, come il proprio livello di gioco, il formato di gioco, lo stile di gioco degli avversari, nonché la gestione dei giocatori super aggressivi e il modo di contrattaccare questi aggressori e di rimanere imprevedibili essendo sufficientemente aggressivi.

Ricordate che il gioco cambia continuamente..

Quando ho iniziato a giocare a poker, il modo in cui si giocava a No Limit Hold’em non era affatto simile a quello di oggi e nemmeno a quello di qualche anno dopo, quando ha iniziato a diventare mainstream.

Ho avuto la fortuna di avere dei mentori e di imparare da giocatori come Gus Hansen (sì, l’archetipo aggro) e Paul Magriel, che hanno entrambi sviluppato uno stile aggro.

Per darvi un’idea di come fosse il NLH all’epoca, diciamo che… la continuation bet non esisteva ancora! Quindi, essere aggressivi nel 2003 ha avuto un impatto enorme, semplicemente perché nessuno era aggressivo e nessuno sapeva come reagire.

In effetti, grazie al mio stile di gioco aggressivo, è il motivo per cui e come ho vinto un titolo WPT nel 2004 e mi sono guadagnato il soprannome di “No Mercy Mercier”, grazie a Mike Sexton (che rimarrà per sempre nei nostri cuori).

Con il passare degli anni, però, sempre più giocatori utilizzarono la tecnica delle 3 puntate, che divenne sempre più popolare. Il gioco si era evoluto. In seguito, abbiamo visto entrare in campo giocatori ancora più aggressivi, molti dei quali provenienti dalla Germania e dalla Scandinavia.

Giocavano il loro 7-4 come una coppia di jack (almeno) e sembravano non avere paura. Hanno fatto 5-bet all-in come se fosse normale. Molti hanno approfittato di questa strategia e hanno persino vinto tornei importanti.

Il problema è che se l’eccessiva aggressività può dare i suoi frutti, può anche portare a perdere piatti molto grandi. Questo è il fattore “alta varianza”.

Ecco perché altri giocatori hanno scelto la strategia “Small Ball”, per non soffrire molto della varianza. Limpano piuttosto che rilanciare, in modo da poter vedere il maggior numero possibile di flop e controllare la dimensione dei piatti. Sono i re del limp e delle tecniche di check.

Mancano di aggressività? No, hanno semplicemente una strategia di base diversa, ma sono anche in grado di diventare molto aggressivi quando necessario.

Conclusione

Torneremo nei prossimi articoli sulla nozione di aggressività nel poker, perché è centrale e molto complessa, ma ciò che dovete ricordare è che dovete essere minimamente aggressivi per non essere calpestati e blindati perché giocate solo JJ o AK-AQ.

Ricordate e cercate di adattare il vostro gioco a seconda della situazione e del tipo di giocatori che avete di fronte.

Prendete anche in considerazione la struttura del torneo che state giocando, il livello a cui vi trovate e il costo di antes e blinds. Analizzate sempre la dimensione del vostro stack: 100 BB o 12 BB?

Più giocherete, più diventerete precisi e alla fine saprete quando essere Mister Aggro e quando Mister “Aspetta una mano migliore”.

Buona fortuna ai tavoli di CoinPoker!

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Isabelle “No Mercy” Mercier

Campionessa WPT

Campionessa mondiale OFC “Progressive